Caso Leao: retweet insulti a Cardinale, poi Di Canio...

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Ormai si sono fregati con le loro mani.. levi Leao ti mangi almeno 1 gol a partita.. visto che di media ne prendiamo due a partita..
li prendiamo anche e soprattutto perchè non siamo squadra. E non siamo squadra perchè il fulcro del nostro gioco è l'intoccabile Leao che non è un campione che ti risolve da solo le partite. Il gioco di mettere Leao su un piedistallo non vale la candela.
Se non hai mega campioni, la squadra deve sempre prevalere sui singoli. Al Milan invece il singolo Leao prevale sulla squadra per il solo motivo che è il più forte della rosa o quasi. Come ai tempi di Suso...
 
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Il CorSera sul caso, ampiamente riferito da ieri, Leao - Di Canio. Il portoghese, per replicare con foga alle parole dell'opinionista prima ha retwittato un post di un utente che però aveva nel nickname insulti a Jerry Cardinale. Accortosi della gaffe ha provato a rimediare postando la foto di Di Canio "fascista" col braccio destro teso. Il Milan avrebbe fatto volentieri a meno dell’ultima iniziativa di Leao: certo, la società non può impedire l’uso dei social ai giocatori, specie se il messaggio che viene postato è la risposta a quella che viene considerata un’offesa personale. Non sono previste tirate d’orecchie, aspettando che venga messo il silenziatore al baccano fuori dal campo. Per Leao è arrivato il momento di pensare al campo.


leao-tweet-di-canio-1200x675.jpg
Quando ho visto il nome del canale retwittato non sapevo se considerare Leao un genio o un idiota totale. Ho voluto scegliere il genio, probabilmente un genio inconsapevole, ma va bene così :asd:
 

Sam

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Ora capite perchè dal primo secondo dopo l'antipatica presa di posizione di leao e theo dell'olimpico dico che se ci si fissa sul comportamento ma non si va a fondo nella faccenda, come si suol dire, ci si concentra sul dito ma non si guarda la luna ?

I due ragazzi ci stanno parlando di un loro malessere e a dirlo sono 2 tra i più rappresentativi dello spogliatoio.
Che poi tutti parlano di questi 2 ma io mi ci gioco uno scellino che calabria e mike sono tra i rivoltosi.

Al milan ci sono problemi gravi.
2 anni fa in piazza ce ne parlava il grande capitano , maldini, ora ce lo stanno facendo capire i loro figliocci.

Se poi vogliamo fa scadere la storia in una questione di professionismo, applicazione, senso del gruppo facciamolo pure e tiriamo le orecchie ai 2 ragazzi ma per me i problemi sono ben più seri e profondi di un capriccio per una panchina subita per punizione.

Il gruppo storico e lo zoccolo duro del milan sono contro la scelta di fonseca e le logiche societarie.
E' questa la notizia!!!!!
Non lo sciopero per il cullinnnng breckkkkk.
Se io il mio malessere verso il mio datore di lavoro lo esprimessi come fa 'sto pagliaccio senza né arte né parte che pensa di essere un fenomeno (ma da baraccone), la mia azienda mi sbatterebbe fuori a calci nel sedere. E avrebbe ragione di farlo.

Non voglio dare sostegno al lavapiatti americano o a Fonseca, però adesso basta giustificare questi cialtroni da social che passano le giornate a postare scemenze anziché fare quello per cui sono pagati.

Se il signor Leao ha intenzione di giocare a calcio che lo DIMOSTRI.
NESSUNO ha il diritto di sentirsi intoccabile. Se l'allenatore decide che lui o Theo debbano stare in panchina o debbano uscire, che muovano il fondoschiena e facciano quello che gli viene detto di fare. Senza fiatare.
Altrimenti, fuori dalle scatole e che vadano in qualche circo che accoglie a braccia aperte i pagliacci come loro. Il PSG è uno di quelli.
Il Milan è vissuto prima di questi signori e vivrà anche dopo di loro.

Queste situazioni delegittimano il ruolo di un allenatore.
Ora, Fonseca potrà anche non essere il meglio sulla piazza, ma questi comportamenti di questi pagliacci, che pensano di essere fenomeni quando a stento sanno tenere tra i piedi un pallone, sono deleteri. Per tutti.

Detto ciò, il problema di Fonseca è che non ha le palle quadrate di Conte.
Conte questi fenomeni da baraccone li avrebbe già appesi per i testicoli.

Poi possiamo andare in fondo alla faccenda quanto ti pare.
Ma la professionalità viene prima di ogni cosa, altrimenti con la scusa del mal di pancia si giustifica di tutto.
 
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li prendiamo anche e soprattutto perchè non siamo squadra. E non siamo squadra perchè il fulcro del nostro gioco è l'intoccabile Leao che non è un campione che ti risolve da solo le partite. Il gioco di mettere Leao su un piedistallo non vale la candela.
Se non hai mega campioni, la squadra deve sempre prevalere sui singoli. Al Milan invece il singolo Leao prevale sulla squadra per il solo motivo che è il più forte della rosa o quasi. Come ai tempi di Suso...
Non siamo ai livelli di Suso ma quasi.
Eppure chi voleva fuori a tutti costi suso adesso giustifica Leao.mah
 
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Ora capite perchè dal primo secondo dopo l'antipatica presa di posizione di leao e theo dell'olimpico dico che se ci si fissa sul comportamento ma non si va a fondo nella faccenda, come si suol dire, ci si concentra sul dito ma non si guarda la luna ?

I due ragazzi ci stanno parlando di un loro malessere e a dirlo sono 2 tra i più rappresentativi dello spogliatoio.
Che poi tutti parlano di questi 2 ma io mi ci gioco uno scellino che calabria e mike sono tra i rivoltosi.

Al milan ci sono problemi gravi.
2 anni fa in piazza ce ne parlava il grande capitano , maldini, ora ce lo stanno facendo capire i loro figliocci.

Se poi vogliamo fa scadere la storia in una questione di professionismo, applicazione, senso del gruppo facciamolo pure e tiriamo le orecchie ai 2 ragazzi ma per me i problemi sono ben più seri e profondi di un capriccio per una panchina subita per punizione.

Il gruppo storico e lo zoccolo duro del milan sono contro la scelta di fonseca e le logiche societarie.
E' questa la notizia!!!!!
Non lo sciopero per il cullinnnng breckkkkk.
e va bè ma le scuse si inventano per non assumersi le propie responsabilità
scaricandole su altri, poi sta alla gente credere se siano vere o false, e normale
creare depistaggi per coprire la verità, non ti puoi di certo aspettare che venga
resa pubblica la verità, e cioè che per intascarsi i soldi hanno portato il Milan
in 2 soli anni dal lottare per lo scudetto al lottare per non retrocedere..
 
Ultima modifica:
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Se io il mio malessere verso il mio datore di lavoro lo esprimessi come fa 'sto pagliaccio senza né arte né parte che pensa di essere un fenomeno (ma da baraccone), la mia azienda mi sbatterebbe fuori a calci nel sedere. E avrebbe ragione di farlo.

Non voglio dare sostegno al lavapiatti americano o a Fonseca, però adesso basta giustificare questi cialtroni da social che passano le giornate a postare scemenze anziché fare quello per cui sono pagati.

Se il signor Leao ha intenzione di giocare a calcio che lo DIMOSTRI.
NESSUNO ha il diritto di sentirsi intoccabile. Se l'allenatore decide che lui o Theo debbano stare in panchina o debbano uscire, che muovano il fondoschiena e facciano quello che gli viene detto di fare. Senza fiatare.
Altrimenti, fuori dalle scatole e che vadano in qualche circo che accoglie a braccia aperte i pagliacci come loro. Il PSG è uno di quelli.
Il Milan è vissuto prima di questi signori e vivrà anche dopo di loro.

Queste situazioni delegittimano il ruolo di un allenatore.
Ora, Fonseca potrà anche non essere il meglio sulla piazza, ma questi comportamenti di questi pagliacci, che pensano di essere fenomeni quando a stento sanno tenere tra i piedi un pallone, sono deleteri. Per tutti.

Detto ciò, il problema di Fonseca è che non ha le palle quadrate di Conte.
Conte questi fenomeni da baraccone li avrebbe già appesi per i testicoli.

Poi possiamo andare in fondo alla faccenda quanto ti pare.
Ma la professionalità viene prima di ogni cosa, altrimenti con la scusa del mal di pancia si giustifica di tutto.
Il calcio è un sistema che funziona a cascata : proprietà-dirigenza-staff tecnico-gruppo squadra.
Tutto parte dalla proprietà : una proprietà forte mette nelle condizioni di esser forte la dirigenza che a sua volta indottrina staff e squadra.

Limitiamoci ai fatti, perchè a quanto pare tutti avete a cuore solo questi : il comportamento di theo e di leao è di insubordinazione, inutile girarci attorno o usare sinonimi.
2 giocatori che prendono le distanze fisiche e mentali dallo staff tecnico e il gruppo squadra.
E lo fanno dopo che hanno confezionato praticamente da soli o quasi il pareggio.

Nel post gara negano quanto fatto ma le scuse sono goffe e approssimative.


Cosa dovrebbe fare una società forte?
Tu dici lo farà?
Io dico si girerà dall'altra parte come hanno fatto i giocatori nel post gara.
Forse perchè non ha i gradi nè la voglia di essere forte.
E se il club non è forte, i giocatori vuoi che siano forti??

Chi si volta di qua, chi si volta di là.
Ma il milan, esattamente, dove sarebbe???

Io non vedo il milan e non mi sorprendo non ci siano gli uomini.

Ma tranquillo che celebreremo la prossima giornata mondiale contro le diversità.
 
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Leao deve pensare a giocare non a quello che dicono i giornalisti. Fa parte del gioco avere critiche e se sei un campione te le prendi e li smentisci sul campo. Detto ciò un po’ godo perché Di Canio mi fa ribrezzo
 

Toby rosso nero

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Il CorSera sul caso, ampiamente riferito da ieri, Leao - Di Canio. Il portoghese, per replicare con foga alle parole dell'opinionista prima ha retwittato un post di un utente che però aveva nel nickname insulti a Jerry Cardinale. Accortosi della gaffe ha provato a rimediare postando la foto di Di Canio "fascista" col braccio destro teso. Il Milan avrebbe fatto volentieri a meno dell’ultima iniziativa di Leao: certo, la società non può impedire l’uso dei social ai giocatori, specie se il messaggio che viene postato è la risposta a quella che viene considerata un’offesa personale. Non sono previste tirate d’orecchie, aspettando che venga messo il silenziatore al baccano fuori dal campo. Per Leao è arrivato il momento di pensare al campo.


leao-tweet-di-canio-1200x675.jpg

Io non sono sicurissimo che il retweet con l'insulto sia stato una svista. L'ha fatta sembrare come tale, ma intanto l'ha fatto ben coscientemente.
Anche la protesta è avvenuta dopo che Furlani ha avvisato la squadra che Cardinale era in tribuna in incognito.

C'è un bel clima.
 
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