Caso Leao: retweet insulti a Cardinale, poi Di Canio...

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Sam

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Il calcio è un sistema che funziona a cascata : proprietà-dirigenza-staff tecnico-gruppo squadra.
Tutto parte dalla proprietà : una proprietà forte mette nelle condizioni di esser forte la dirigenza che a sua volta indottrina staff e squadra.

Limitiamoci ai fatti, perchè a quanto pare tutti avete a cuore solo questi : il comportamento di theo e di leao è di insubordinazione, inutile girarci attorno o usare sinonimi.
2 giocatori che prendono le distanze fisiche e mentali dallo staff tecnico e il gruppo squadra.
E lo fanno dopo che hanno confezionato praticamente da soli o quasi il pareggio.

Nel post gara negano quanto fatto ma le scuse sono goffe e approssimative.


Cosa dovrebbe fare una società forte?
Tu dici lo farà?
Io dico si girerà dall'altra parte come hanno fatto i giocatori nel post gara.
Forse perchè non ha i gradi nè la voglia di essere forte.
E se il club non è forte, i giocatori vuoi che siano forti??

Chi si volta di qua, chi si volta di là.
Ma il milan, esattamente, dove sarebbe???

Io non vedo il milan e non mi sorprendo non ci siano gli uomini.

Ma tranquillo che celebreremo la prossima giornata mondiale contro le diversità.
Tutte le aziende funzionano a cascata, non solo i club di calcio.
Il vertice dell'azienda ha il compito di cementificare la vision e la mission dell'azienda nei propri dipendenti.
Esiste un detto, a tal proposito, che dice che il pesce inizia a puzzare dalla testa.

Come ho già detto, io non sto giustificando Cardinale o Elliott. Non l'ho mai fatto né mai lo farò.

La questione però qui è ben diversa. Quella di Leao e Theo non è insubordinazione, ma mancanza di disciplina e rispetto nei confronti di:
1) chi paga loro lo stipendio (la proprietà);
2) chi va a vederli allo Stadio (la tifoseria);
3) chi è stato incaricato di gestire la squadra (l'allenatore).

Se hai problemi con il tuo datore di lavoro o con chi sta al di sopra di te nell'organigramma, TE NE VAI.
Non intaschi i soldi e fai il piangina, altrimenti sei un'ipocrita, oltre che essere un pessimo lavoratore, che non ha alcun diritto di criticare gli altri.

Cardinale potrà stare sulle scatole a tutti, ma, almeno sulla carta, è il proprietario del club.
Le regole e la direzione le detta lui. Prendere o lasciare. Se a qualcuno non sta bene, la porta per uscire è aperta.

Ma la verità è che questi pagliacci non vanno via, perché NON LI VUOLE NESSUNO.
Stanno al Milan e fanno i loro porci comodi, perché sanno benissimo che c'è chi li difende, in quanto i meno peggio in una squadra di scarponi.
Questa è la stessa situazione tossica che c'era all'Inter ai tempi di Icardi e Perisic, e nel Milan ai tempi di Donnarumma.

Sputare nel piatto in cui si mangia non è una forma di protesta, ma solo di ipocrisia, perché non penso proprio che i due pagliacci facciano storie nei confronti di Fonseca o di Cardinale, quando arriva loro il bonifico dello stipendio sul conto corrente.

Anche perché non mi pare che Leao e Theo, quando la situazione nel club era migliore, abbiano dimostrato assoluta professionalità 24/7.
A me sembra che di pascolate e di comportamenti deprecabili ne abbiano avuti diversi nel corso di questi anni.
Quindi non è questione dell'attuale stato della proprietà, semmai una mancata professionalità di fondo che accomuna questi soggetti e che, a causa di una proprietà disinteressata a tutto ciò che non siano gli utili, ha raggiunto livelli insostenibili per un club del calibro del Milan.

Il problema è che qui pur di dare contro il prestanome americano, contro Elliott e contro Fonseca si giustificherebbe pure un omicidio.

Spiacente, ma come dici tu, io mi attengo ai fatti.
E cerco di scindere quelle che sono le mie emozioni nei confronti di una società che non rappresenta il club per cui tifo, da situazioni deprecabili di persone che sono pagate per scendere in campo e dare il massimo.
 
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Tutte le aziende funzionano a cascata, non solo i club di calcio.
Il vertice dell'azienda ha il compito di cementificare la vision e la mission dell'azienda nei propri dipendenti.
Esiste un detto, a tal proposito, che dice che il pesce inizia a puzzare dalla testa.

Come ho già detto, io non sto giustificando Cardinale o Elliott. Non l'ho mai fatto né mai lo farò.

La questione però qui è ben diversa. Quella di Leao e Theo non è insubordinazione, ma mancanza di disciplina e rispetto nei confronti di:
1) chi paga loro lo stipendio (la proprietà);
2) chi va a vederli allo Stadio (la tifoseria);
3) chi è stato incaricato di gestire la squadra (l'allenatore).

Se hai problemi con il tuo datore di lavoro o con chi sta al di sopra di te nell'organigramma, TE NE VAI.
Non intaschi i soldi e fai il piangina, altrimenti sei un'ipocrita, oltre che essere un pessimo lavoratore, che non ha alcun diritto di criticare gli altri.

Cardinale potrà stare sulle scatole a tutti, ma, almeno sulla carta, è il proprietario del club.
Le regole e la direzione le detta lui. Prendere o lasciare. Se a qualcuno non sta bene, la porta per uscire è aperta.

Ma la verità è che questi pagliacci non vanno via, perché NON LI VUOLE NESSUNO.
Stanno al Milan e fanno i loro porci comodi, perché sanno benissimo che c'è chi li difende, in quanto i meno peggio in una squadra di scarponi.
Questa è la stessa situazione tossica che c'era all'Inter ai tempi di Icardi e Perisic, e nel Milan ai tempi di Donnarumma.

Sputare nel piatto in cui si mangia non è una forma di protesta, ma solo di ipocrisia, perché non penso proprio che i due pagliacci facciano storie nei confronti di Fonseca o di Cardinale, quando arriva loro il bonifico dello stipendio sul conto corrente.

Anche perché non mi pare che Leao e Theo, quando la situazione nel club era migliore, abbiano dimostrato assoluta professionalità 24/7.
A me sembra che di pascolate e di comportamenti deprecabili ne abbiano avuti diversi nel corso di questi anni.
Quindi non è questione dell'attuale stato della proprietà, semmai una mancata professionalità di fondo che accomuna questi soggetti e che, a causa di una proprietà disinteressata a tutto ciò che non siano gli utili, ha raggiunto livelli insostenibili per un club del calibro del Milan.

Il problema è che qui pur di dare contro il prestanome americano, contro Elliott e contro Fonseca si giustificherebbe pure un omicidio.

Spiacente, ma come dici tu, io mi attengo ai fatti.
E cerco di scindere quelle che sono le mie emozioni nei confronti di una società che non rappresenta il club per cui tifo, da situazioni deprecabili di persone che sono pagate per scendere in campo e dare il massimo.
Bene, le dinamiche allora portano a mettere leao e theo fuori rosa per poi venderli a gennaio al miglior offerente.
I fatti sono questi e per me la pena equa è questa.
Perchè fonseca ora agli occhi del gruppo squadra è un pivello.


Io invece ho visto nella storia del calcio un sacco di allenatori saltare per colpa/responsabilità della squadra e ho sempre visto scegliere la squadra a discapito dell'allenatore.
E' una posizione di comodo ma il calcio va cosi, lo ha fatto pure berlusconi .
 

Sam

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Bene, le dinamiche allora portano a mettere leao e theo fuori rosa per poi venderli a gennaio al miglior offerente.
I fatti sono questi e per me la pena equa è questa.
Perchè fonseca ora agli occhi del gruppo squadra è un pivello.
Con me sfondi una porta aperta.
Con tutto che detesto questa società, essendo uno di quelli che contestava Elliott prima ancora che arrivasse il prestanome americano col vendor loan, per come la vedo io, le mele marce, chiunque essi siano e qualunque posto occupino nella società, devono andare via.
 
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Con me sfondi una porta aperta.
Con tutto che detesto questa società, essendo uno di quelli che contestava Elliott prima ancora che arrivasse il prestanome americano col vendor loan, per come la vedo io, le mele marce, chiunque essi siano e qualunque posto occupino nella società, devono andare via.
Per me leao e theo non sono affatto mele marce ma sono bravi ragazzi.
Come giocatori possono piacere o meno, possono mettere d'accordo o meno, possono avere limiti o meno ma umanamente per me sono bravi ragazzi.
Ho un'altra idea di mela marcia.

Poi ovviamente nemmeno io mi ci rivedo nei loro modi di fare ma quello è un mio problema generazionale, dopotutto ho 45 anni e sono distante anni luce dal loro modo di vivere e intendere la vita.
 
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Se io il mio malessere verso il mio datore di lavoro lo esprimessi come fa 'sto pagliaccio senza né arte né parte che pensa di essere un fenomeno (ma da baraccone), la mia azienda mi sbatterebbe fuori a calci nel sedere. E avrebbe ragione di farlo.
si ma come fate a prendere sempre posizione sentendo solo una campana?
io ad esempio non sò se a lavoro tu ti comporti come Leao, ma se il tuo datore
di lavoro si comporta da aguzzino mercenario arrivista come certi dirigenti che
stanno distruggendo il Milan ti consiglio io di trovare un altro lavoro e licenziarti,
ne guadagni in salute e onore, e migliori la qualità della vita..
 
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È così poco da aggiungere. Purtroppo sta succedendo la stessa cosa di Donnarumma come concetti. E gli stessi che difendevano strenuamente il mercenario di Parigi sono gli stessi che difendono strenuamente Leao. Si vede che qualcuno non impara dagli errori

l'Inter ha svoltato quando ha venduto Icardi il Napoli ha svoltato quando ha fat fuori Martens e soprattutto Insigne, il Milan dopo i succidi di massa visto la Partenza di Donnarumma ha vinto lo scudetto.
Abboccato...
 
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Con me sfondi una porta aperta.
Con tutto che detesto questa società, essendo uno di quelli che contestava Elliott prima ancora che arrivasse il prestanome americano col vendor loan, per come la vedo io, le mele marce, chiunque essi siano e qualunque posto occupino nella società, devono andare via.
“Mele marce” mi sembra un’espressione fuori luogo, ma sicuramente hanno sbagliato e non hanno scusanti.
Io, fossi il proprietario, li manderei un mesetto nell’under-23 a prescindere dall’eventuale ricomposizione dello scontro. Mi ricordo sempre quando avevo 11-12 anni durante una partitella di allenamento ebbi uno scazzo con un mio compagno di squadra(che poi tra l’altro è diventato uno degli amici più cari). Nulla di che: ci spintonammo un po’, qualche parolacce ma nulla più. Risultato: doccia anticipata e non convocazione per due partite per entrambi. Io non sono mai stato una testa calda, ma fu molto educativo. Mi sembra il minimo che una roba simile tocchi a dei professionisti adulti.
Dopodiché, sempre se fossi il proprietario del Milan, la domanda “ma non è che sto sbagliando qualcosa?” me la farei. Ma, se ho inquadrato bene il personaggio, non mi sembra sia molto incline all’autocritica. Ed è un problema enorme.
 
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Comunque per me leao e theo stanno dicendo a modo loro che fonseca non lo vogliono.
Giusto, sbagliato, rispettoso o irrispettoso lo lascio dire a voi ma la sostanza è questa.
E non è la prima e non sarà l'ultima volta che il gruppo squadra si rivolta contro la guida tecnica.
E' successo e succederà.

Succede in terza categoria , succede in serie A.
 
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Leggendo il grosso spero che da il prossimo anno seguano il consiglio,i vari leao maignan Theo e soci se ne devono andare.. poi dopo gli insulti alla società per il mercato lotteremo x non andare in B d'altronde si accontenterebbero nello stesso momento sempre gli stessi che vogliono retrocedere per una vana speranza di cessione.. me lo auguro proprio.. se sperate al solo camarda xò...
 

Sam

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si ma come fate a prendere sempre posizione sentendo solo una campana?
Perché i comportamenti deprecabili non hanno mai giustificazioni o campane da sentire.
Se il tuo capo è un'idiota non sei giustificato a comportarti peggio di lui.
Mantieni la tua professionalità e vai via.

io ad esempio non sò se a lavoro tu ti comporti come Leao,
Io nella vecchia azienda che ho lasciato per contrasti con quella che era la politica dei vertici, ho fatto lo straordinario fino all'ultimo giorno di preavviso per fare un corretto passaggio di consegne al collega che mi sostituì.
Il mio capo, all'epoca, con cui sono rimasto in ottimi rapporti, mi disse che non aveva mai visto una persona più corretta e professionale di me.

Questo sia chiaro, non per vantarmi, perché non mi frega niente.
Lo dico solo per farti capire che, per me, la propria professionalità viene prima di tutto.

ma se il tuo datore di lavoro si comporta da aguzzino mercenario arrivista come certi dirigenti che
stanno distruggendo il Milan ti consiglio io di trovare un altro lavoro e licenziarti,
ne guadagni in salute e onore, e migliori la qualità della vita..
Ma io sto dicendo proprio questo.
Il tuo datore di lavoro rende l'ambiente tossico o insostenibile?
Bene, vai via. Semplice.

Se Leao decidesse di togliere le tende, nessuno, nemmeno io, lo biasimerei.
Ma lo fai mantenendo la professionalità e il rispetto dei tifosi e della maglia che indossi fino all'ultimo giorno.
 
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