Questi sono imbarazzanti. "Si predilige il ricco turista straniero o il tifoso occasionale", ma che diamine vogliono? Il biglietto ha lo stesso prezzo sia che lo compri tizio o Caio, questa filosofia secondo cui una società debba prediligere una certa categoria di tifosi la ritengo ottusa e insensata. Ma una società sarà libera di vendere i biglietti a chi stracavolo desidera? Ragionamenti insensati davvero.
Credo che tu non abbia afferrato il concetto del comunicato e mi trovo in disaccordo rispetto alla tua considerazione.
E te lo dico da membro del direttivo e fondatore (con altri amici di una vita) di un Milan Club, Milan Club nato con il solo obiettivo di portare persone allo stadio, per fare gruppo e vivere tutti insieme l’esperienza che per noi rimane la più bella del mondo, la più emozionante: entrare a San Siro, tifare la maglia rossonera e vivere l’atmosfera che si respira al suo interno.
Sabato per Milan – Udinese abbiamo organizzato un pullman dal nostro paese, con 15 bambini e loro genitori al seguito, alcuni alla loro prima esperienza. La richiesta dei biglietti, la ricerca del pullman, il parcheggio e tutta l’organizzazione che c’è dietro a un viaggio del genere è qualcosa che solo chi ne è responsabile riesce a capire e di sicuro chi ha preso certi provvedimenti all’interno della società non ne è minimamente consapevole. L’impegno e il lavoro però vengono ripagati dai sorrisi e dalla felicità sui volti dei partecipanti, soprattutto dei più piccoli che vivono questa esperienza con la spensieratezza e l’innocenza della loro età.
Con questi ultimi provvedimenti si cancella tutto questo, si cancella l’aggregazione e si cancellano 57 anni di storia di AIMC.
I recenti listini di vendita libera ci lasciano senza parole per non dire inorriditi, portare le famiglie allo stadio diventa insostenibile per chiunque.
Tutto ciò, non c'entra assolutamente nulla con le vicende giudiziarie della Curva, sia ben chiaro: noi siamo un gruppo di amici da una vita con una grande passione in comune, che si ritrova per tifare insieme la propria squadra e passare bei momenti, c'è chi vive per lavoro già Milano, chi ogni volta si fa 1h30m di auto ad andare e tornare da San Siro ecc. Si fanno cene, pullman, attivitá in un contesto bello e divertente. Che a questo punto la società sembra voler spazzare via.