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Un team di ricercatori italiani, guidati da Corrado Malanga, ha annunciato la scoperta di una vasta rete sotterranea sotto le Piramidi di Giza, utilizzando immagini radar che mostrano strutture come pozzi verticali, scale a chiocciola e canali, suggerendo la presenza di una "città sotterranea" a centinaia di metri di profondità.
Tra le ipotesi più audaci, la possibile ubicazione della leggendaria Sala dei Registri, una biblioteca contenente la storia dell'Antico Egitto, all'interno di questo complesso sotterraneo.
Tuttavia, la scoperta è stata accolta con scetticismo da diversi esperti, tra cui Lawrence Conyers dell'Università di Denver, che ha criticato l'esagerazione delle affermazioni e la tecnologia utilizzata, ritenuta non adatta per penetrare a tale profondità nel terreno.
L'egittologo Zahi Hawass ha addirittura definito la scoperta priva di basi scientifiche, sottolineando l'assenza di pubblicazione su riviste specializzate e la mancanza di peer review del lavoro del team italiano guidato dal professor Corrado Malanga.
Gli immarcescibili Open di Mitraglia Mentana e Geopop si sono affrettati a bocciare come infondata la scoperta di Malanga.
La notizia ha riacceso il dibattito sulla presenza di strutture sotterranee sotto le Piramidi di Giza, aprendo nuove prospettive di ricerca e sollevando interrogativi sulla reale portata delle conoscenze sull'Antico Egitto.
Tra le ipotesi più audaci, la possibile ubicazione della leggendaria Sala dei Registri, una biblioteca contenente la storia dell'Antico Egitto, all'interno di questo complesso sotterraneo.
Tuttavia, la scoperta è stata accolta con scetticismo da diversi esperti, tra cui Lawrence Conyers dell'Università di Denver, che ha criticato l'esagerazione delle affermazioni e la tecnologia utilizzata, ritenuta non adatta per penetrare a tale profondità nel terreno.
L'egittologo Zahi Hawass ha addirittura definito la scoperta priva di basi scientifiche, sottolineando l'assenza di pubblicazione su riviste specializzate e la mancanza di peer review del lavoro del team italiano guidato dal professor Corrado Malanga.
Gli immarcescibili Open di Mitraglia Mentana e Geopop si sono affrettati a bocciare come infondata la scoperta di Malanga.
La notizia ha riacceso il dibattito sulla presenza di strutture sotterranee sotto le Piramidi di Giza, aprendo nuove prospettive di ricerca e sollevando interrogativi sulla reale portata delle conoscenze sull'Antico Egitto.