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I quotidiani in edicola sul pareggio tra il Milan e la Juventus
GDS: per il Milan zero gol e tanti fischi. La Juve in emergenza, ma il muro regge. Rossoneri a 9 punti dal primo posto. Oggi il Napoli potrebbe andare a +10 dai rossoneri che a novembre vedono lo scudetto già come un miraggio. Se la squadra che deve vincere per forza per restare aggrappata al treno scudetto tira per la prima volta al minuto 50, vuol dire che ha fallito la partita. Ci si aspettava un Diavolo coraggioso e assatanato, invece è stato un piccolo Milan. Leao ha rinnegato i recenti progressi non prendendo per mano una squadra confusa e spuntata. L'unico tiro nella porta è di Theo, nel recupero. Troppo poco.
CorSera: Milan e Juve, paura di volare. Partita orribile, finisce 0-0. Due squadre anonime che non si fanno male. I fischi di San Siro per una sfida senza emozioni e occasioni. Nel giorno in cui l'Inter ne fa 5 al Verona, Milan e Juve quasi non tirano in porta. Partita senza lampi e senza occasioni. Un solo tiro nello specchio per il Diavolo abbacchiato, un colpo di testa della disperazione firmato da Theo Hernandez al cinquantesimo della ripresa, quando l’arbitro Chiffi ha già il fischietto in bocca
Tuttosport: la Juve c'è ma stravince la noia. Gambe imballate per le Nazionali e il Milan ha troppa paura di osare. Il pareggio è meno amaro per i bianconeri con la rosa ridotta all’osso. San Siro dà, San Siro toglie. Quanto era stato illogico e spettacolare il 4-4 tra Inter e Juventus del 27 ottobre, tanto è stato logico e squallido lo 0-0 tra Milan e Juventus. La sostanza non cambia, un punto in classifica allora e un punto in classifica ieri. Cambia terribilmente il contorno, perché da tempo non si vedeva una partita così avara di proposte in fase offensiva. Basti un dato per capire l’atteggiamento delle squadre: non è stato segnalato un fuorigioco che sia stato uno, anche per errore. Perché nessuno cercava la profondità, perché nessuno provava a ingannare la linea difensiva, perché tutti stavano ben coperti, attenti a non aprire varchi. E la logicità ha base nella condizione in cui si sono presentate le avversarie all’appuntamento, con alcuni interpreti che avevano nelle gambe le scorie accumulate in Nazionale e con il doppio appuntamento in Champions League dietro l’angolo (il Milan martedì con lo Slovan a Bratislava e la Juventus mercoledì in casa dell’Aston Villa). I rossoneri non hanno mai trovato sbocchi degni di nota: a sinistra Theo Hernandez e Leao non hanno dato vita alle solite combinazioni a due, mentre a destra Emerson Royal e Musah non possiedono le basi tecniche e tattiche per saper sviluppare un gioco di questo tipo.
CorSport: Milan - Juve la grande bruttezza. Alla fine San Siro ha fischiato dopo uno spettacolo deprimente: nessuna emozione e solo 3 tiri nello specchio della porta I bianconeri con il 4-2-4, anzi 4-6-0. Un Milan-Juve inguardabile: Motta in emergenza mantiene comunque l’imbattibilità, Fonseca doveva vincere ma non ci ha mai provato. Chissà cosa avranno pensato Sacchi e Galliani a San Siro. Questo non è più calcio, sono ammucchiate e masturbazioni tattiche. Una grande bruttezza. I fischi, inevitabili e assordanti, del Meazza. Soppresso il talento, merce rarissima in Serie A, senza veri centravanti e il coraggio di attaccare è venuto fuori uno spettacolo deprimente. Morata, l’unico finto 9. Koopmeiners e McKennie neppure per sbaglio al posto di Vlahovic. Fonseca solo alla fine ha sganciato Pulisic e Chukwueze. Non ci ha mai provato realmente, il Milan doveva solo vincere e resta lontanissimo dalla vetta. L’attenuante del portoghese: con la Juve imbottita di centrocampisti, sbilanciandosi si sarebbe consegnato e avrebbe rischiato di perdere.
Il Giornale: Milan Juve, la grande bruttezza. Il Milan spento e che non tira esce tra i fischi di S. Siro. Punto prezioso per la Juve degli infortunati al 13° risultato utile di fila (sette pareggi)
GDS: per il Milan zero gol e tanti fischi. La Juve in emergenza, ma il muro regge. Rossoneri a 9 punti dal primo posto. Oggi il Napoli potrebbe andare a +10 dai rossoneri che a novembre vedono lo scudetto già come un miraggio. Se la squadra che deve vincere per forza per restare aggrappata al treno scudetto tira per la prima volta al minuto 50, vuol dire che ha fallito la partita. Ci si aspettava un Diavolo coraggioso e assatanato, invece è stato un piccolo Milan. Leao ha rinnegato i recenti progressi non prendendo per mano una squadra confusa e spuntata. L'unico tiro nella porta è di Theo, nel recupero. Troppo poco.
CorSera: Milan e Juve, paura di volare. Partita orribile, finisce 0-0. Due squadre anonime che non si fanno male. I fischi di San Siro per una sfida senza emozioni e occasioni. Nel giorno in cui l'Inter ne fa 5 al Verona, Milan e Juve quasi non tirano in porta. Partita senza lampi e senza occasioni. Un solo tiro nello specchio per il Diavolo abbacchiato, un colpo di testa della disperazione firmato da Theo Hernandez al cinquantesimo della ripresa, quando l’arbitro Chiffi ha già il fischietto in bocca
Tuttosport: la Juve c'è ma stravince la noia. Gambe imballate per le Nazionali e il Milan ha troppa paura di osare. Il pareggio è meno amaro per i bianconeri con la rosa ridotta all’osso. San Siro dà, San Siro toglie. Quanto era stato illogico e spettacolare il 4-4 tra Inter e Juventus del 27 ottobre, tanto è stato logico e squallido lo 0-0 tra Milan e Juventus. La sostanza non cambia, un punto in classifica allora e un punto in classifica ieri. Cambia terribilmente il contorno, perché da tempo non si vedeva una partita così avara di proposte in fase offensiva. Basti un dato per capire l’atteggiamento delle squadre: non è stato segnalato un fuorigioco che sia stato uno, anche per errore. Perché nessuno cercava la profondità, perché nessuno provava a ingannare la linea difensiva, perché tutti stavano ben coperti, attenti a non aprire varchi. E la logicità ha base nella condizione in cui si sono presentate le avversarie all’appuntamento, con alcuni interpreti che avevano nelle gambe le scorie accumulate in Nazionale e con il doppio appuntamento in Champions League dietro l’angolo (il Milan martedì con lo Slovan a Bratislava e la Juventus mercoledì in casa dell’Aston Villa). I rossoneri non hanno mai trovato sbocchi degni di nota: a sinistra Theo Hernandez e Leao non hanno dato vita alle solite combinazioni a due, mentre a destra Emerson Royal e Musah non possiedono le basi tecniche e tattiche per saper sviluppare un gioco di questo tipo.
CorSport: Milan - Juve la grande bruttezza. Alla fine San Siro ha fischiato dopo uno spettacolo deprimente: nessuna emozione e solo 3 tiri nello specchio della porta I bianconeri con il 4-2-4, anzi 4-6-0. Un Milan-Juve inguardabile: Motta in emergenza mantiene comunque l’imbattibilità, Fonseca doveva vincere ma non ci ha mai provato. Chissà cosa avranno pensato Sacchi e Galliani a San Siro. Questo non è più calcio, sono ammucchiate e masturbazioni tattiche. Una grande bruttezza. I fischi, inevitabili e assordanti, del Meazza. Soppresso il talento, merce rarissima in Serie A, senza veri centravanti e il coraggio di attaccare è venuto fuori uno spettacolo deprimente. Morata, l’unico finto 9. Koopmeiners e McKennie neppure per sbaglio al posto di Vlahovic. Fonseca solo alla fine ha sganciato Pulisic e Chukwueze. Non ci ha mai provato realmente, il Milan doveva solo vincere e resta lontanissimo dalla vetta. L’attenuante del portoghese: con la Juve imbottita di centrocampisti, sbilanciandosi si sarebbe consegnato e avrebbe rischiato di perdere.
Il Giornale: Milan Juve, la grande bruttezza. Il Milan spento e che non tira esce tra i fischi di S. Siro. Punto prezioso per la Juve degli infortunati al 13° risultato utile di fila (sette pareggi)