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Antonio Cassano sul Milan, su Fonseca e su Leao:"Io ho grande stima di Fonseca, è un allenatore che mi piace tanto. Io ho l'impressione che tanti giocatori non lo seguano più. Lascia stare Theo-Leao. Secondo me ci sono due-tre fazioni: quattro che lo seguono, quattro che non lo seguono e gli altri neutri. Questo mi fa sentire puzza di bruciato. Lui per fare la squadra che vuole ha bisogno di 22 giocatori che gli vanno dietro. Spero che possa durare tanto, ma ho la vaga impressione che si farà una scelta, o si cambia rotta o la vedo molto complicata. Leao? Io l'avrei già dato via. Io gli avrei chiesto cosa pensa di essere. Deve dimostrare di essere un campione, altrimenti se ne può andare fuori dai cogl.... I leader dello spogliatoio gli dovrebbero parlare e chiederli o di mettersi di parte o ti tirare fuori i cogl.... E' il solito giochino, non ci sono alternative. Deve andare in conferenza è chiedere di andare via".
Adani:"Fonseca ha ottenuto il miglior punteggio in classifica alla guida della Roma di tutti questi anni. Lui ha un identità calcistica offensiva e trova l’equilibrio forzando tanti calciatori dietro la linea della palla, cercando di fare calcio col pallone. Si trova meno a suo agio quando deve contrapporsi agli avversari. Il suo credo al Milan è però instabile, l’identità non è stata ancora trovata. In questo momento il Milan non ha autostima, a differenza del Napoli. Leao? Ha collezionato troppe brutte partite per fare il titolare. Giustamente ha perso il posto. Ma una soluzione va trovata, perché è il giocatore più importante e il più pagato. Compito di entrambi è cercare di ottenere performance migliori“. Il problema rossonero va risolto a monte: “Tutto dipende dalla dirigenza, il resto viene a cascata…“.
Adani:"Fonseca ha ottenuto il miglior punteggio in classifica alla guida della Roma di tutti questi anni. Lui ha un identità calcistica offensiva e trova l’equilibrio forzando tanti calciatori dietro la linea della palla, cercando di fare calcio col pallone. Si trova meno a suo agio quando deve contrapporsi agli avversari. Il suo credo al Milan è però instabile, l’identità non è stata ancora trovata. In questo momento il Milan non ha autostima, a differenza del Napoli. Leao? Ha collezionato troppe brutte partite per fare il titolare. Giustamente ha perso il posto. Ma una soluzione va trovata, perché è il giocatore più importante e il più pagato. Compito di entrambi è cercare di ottenere performance migliori“. Il problema rossonero va risolto a monte: “Tutto dipende dalla dirigenza, il resto viene a cascata…“.