Cardinale: ora una mossa per il Milan. Servono rinforzi.

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Come riportato da Tuttosport in edicola, dopo parte del rifinanziamento del debito con Elliott (QUI https://www.milanworld.net/threads/...estito-ufficiale-le-parole-di-scaroni.146474/ ) Cardinale è chiamato a fare qualcosa anche per la squadra. Si sa, lo scudetto del bilancio - e il Milan ha chiuso gli ultimi due in attivo - piace tanto ai dirigenti e viene spesso sbandierato, anche giustamente. Però il popolo rossonero vuole le vittorie sul campo, vuole i trofei, vuole una squadra - oltre a una società... - che sappia contrapporsi con forza per esempio all’Inter, che magari avrà i conti non in ordine come i rossoneri, ma ha agguantato per prima la seconda stella, ha raggiunto una fi nale di Champions (a discapito del Milan) e oggi è in lotta ancora per lo scudetto, al contrario della squadra di Fonseca, tristemente lontana dalla vetta. Cardinale ha dato forza alla sua posizione, ora è chiaro, anche ai più scettici, che il Milan sarà suo e di RedBird per altri anni e magari arriveranno nuovi investitori di minoranza dal mondo americano o arabo. Però non c’è solo il marketing, non c’è solo il brand da esportare negli Stati Uniti con accordi prestigiosi come quello con i New York Yankees. Il tifoso rossonero il lunedì - una volta, ora vale qualsiasi giorno - guarda la classifi ca e non può sognare lo scudetto. Anzi, oggi ha paura di perdere pure la partecipazione alla Champions ’25-26. Per questo urge una mossa di campo da parte di Cardinale. Serve che la dirigenza sia chiamata a una presenza più costante in vari ambiti, che dia maggiore forza alla sua scelta - discussa - di affi dare la panchina a Fonseca, che rinforzi la squadra. Perché è evidente a tutti che questo organico sia corto, che presenti delle lacune in alcuni ruoli (il vice Fofana su tutti). Arrivare nelle prime quattro (o cinque, se l’Italia sarà brava a confermarsi al vertice del ranking Uefa) è vitale per il futuro del Milan. La vetrina della Champions è fondamentale anche per la crescita del club a livello fi nanziario: un Milan vincente è un Milan vendibile. I tifosi hanno mostrato il loro disappunto e la frattura non sarà semplice da ricomporre. I cori «questa società non ci merita», «noi non siamo americani» e «Cardinale devi vendere» diffi - cilmente si placheranno a breve, ma Cardinale ha in mano le carte: sta a lui e ai suoi dirigenti fare qualcosa... “di Milan”.

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jumpy65

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Bisogna distinguere la gestione societaria dei risultati sportivi. La società è gestita in modo perfetto ed è un esempio per tutti. Sono stati fatti degli errori nella scelta dei giocatori ma fa parte del gioco. Lo scorso anno è stata fatta una mezza rivoluzione e di veramente buono ci portiamo pulisic e reijnders, discreto musah e deludenti loftus okafor e chuk. Quest'anno buono fofana discreti royal e pavlovic morata troppo spesso assente abraham rivedibile.
In sintesi 3 buoni 3 o 4 discreti e altri 3 o 4 sostanzialmente sbagliati. Non proprio bene
Buono il lavoro coi giovani anche se il fatto di dover schierare due squadre piu o meno giovanili ha tolto competitività a entrambe
 

Swaitak

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Come riportato da Tuttosport in edicola, dopo parte del rifinanziamento del debito con Elliott (QUI https://www.milanworld.net/threads/...estito-ufficiale-le-parole-di-scaroni.146474/ ) Cardinale è chiamato a fare qualcosa anche per la squadra. Si sa, lo scudetto del bilancio - e il Milan ha chiuso gli ultimi due in attivo - piace tanto ai dirigenti e viene spesso sbandierato, anche giustamente. Però il popolo rossonero vuole le vittorie sul campo, vuole i trofei, vuole una squadra - oltre a una società... - che sappia contrapporsi con forza per esempio all’Inter, che magari avrà i conti non in ordine come i rossoneri, ma ha agguantato per prima la seconda stella, ha raggiunto una fi nale di Champions (a discapito del Milan) e oggi è in lotta ancora per lo scudetto, al contrario della squadra di Fonseca, tristemente lontana dalla vetta. Cardinale ha dato forza alla sua posizione, ora è chiaro, anche ai più scettici, che il Milan sarà suo e di RedBird per altri anni e magari arriveranno nuovi investitori di minoranza dal mondo americano o arabo. Però non c’è solo il marketing, non c’è solo il brand da esportare negli Stati Uniti con accordi prestigiosi come quello con i New York Yankees. Il tifoso rossonero il lunedì - una volta, ora vale qualsiasi giorno - guarda la classifi ca e non può sognare lo scudetto. Anzi, oggi ha paura di perdere pure la partecipazione alla Champions ’25-26. Per questo urge una mossa di campo da parte di Cardinale. Serve che la dirigenza sia chiamata a una presenza più costante in vari ambiti, che dia maggiore forza alla sua scelta - discussa - di affi dare la panchina a Fonseca, che rinforzi la squadra. Perché è evidente a tutti che questo organico sia corto, che presenti delle lacune in alcuni ruoli (il vice Fofana su tutti). Arrivare nelle prime quattro (o cinque, se l’Italia sarà brava a confermarsi al vertice del ranking Uefa) è vitale per il futuro del Milan. La vetrina della Champions è fondamentale anche per la crescita del club a livello fi nanziario: un Milan vincente è un Milan vendibile. I tifosi hanno mostrato il loro disappunto e la frattura non sarà semplice da ricomporre. I cori «questa società non ci merita», «noi non siamo americani» e «Cardinale devi vendere» diffi - cilmente si placheranno a breve, ma Cardinale ha in mano le carte: sta a lui e ai suoi dirigenti fare qualcosa... “di Milan”.

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Anticipo le mosse di Cardioanale: dentro Audasio e Montolivo redbird partner. Out le mele marce tipo Theo.
 
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Baratterei l'entrata di un 9, un 4 ,un 3 con l'uscita di furlani , scaroni e l'arretramento di moncada.
D'Ottavio non lo cito perché per me vale come un avatar, dio invece è dio e non voglio passare per blasfemo.
 
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Come riportato da Tuttosport in edicola, dopo parte del rifinanziamento del debito con Elliott (QUI https://www.milanworld.net/threads/...estito-ufficiale-le-parole-di-scaroni.146474/ ) Cardinale è chiamato a fare qualcosa anche per la squadra. Si sa, lo scudetto del bilancio - e il Milan ha chiuso gli ultimi due in attivo - piace tanto ai dirigenti e viene spesso sbandierato, anche giustamente. Però il popolo rossonero vuole le vittorie sul campo, vuole i trofei, vuole una squadra - oltre a una società... - che sappia contrapporsi con forza per esempio all’Inter, che magari avrà i conti non in ordine come i rossoneri, ma ha agguantato per prima la seconda stella, ha raggiunto una fi nale di Champions (a discapito del Milan) e oggi è in lotta ancora per lo scudetto, al contrario della squadra di Fonseca, tristemente lontana dalla vetta. Cardinale ha dato forza alla sua posizione, ora è chiaro, anche ai più scettici, che il Milan sarà suo e di RedBird per altri anni e magari arriveranno nuovi investitori di minoranza dal mondo americano o arabo. Però non c’è solo il marketing, non c’è solo il brand da esportare negli Stati Uniti con accordi prestigiosi come quello con i New York Yankees. Il tifoso rossonero il lunedì - una volta, ora vale qualsiasi giorno - guarda la classifi ca e non può sognare lo scudetto. Anzi, oggi ha paura di perdere pure la partecipazione alla Champions ’25-26. Per questo urge una mossa di campo da parte di Cardinale. Serve che la dirigenza sia chiamata a una presenza più costante in vari ambiti, che dia maggiore forza alla sua scelta - discussa - di affi dare la panchina a Fonseca, che rinforzi la squadra. Perché è evidente a tutti che questo organico sia corto, che presenti delle lacune in alcuni ruoli (il vice Fofana su tutti). Arrivare nelle prime quattro (o cinque, se l’Italia sarà brava a confermarsi al vertice del ranking Uefa) è vitale per il futuro del Milan. La vetrina della Champions è fondamentale anche per la crescita del club a livello fi nanziario: un Milan vincente è un Milan vendibile. I tifosi hanno mostrato il loro disappunto e la frattura non sarà semplice da ricomporre. I cori «questa società non ci merita», «noi non siamo americani» e «Cardinale devi vendere» diffi - cilmente si placheranno a breve, ma Cardinale ha in mano le carte: sta a lui e ai suoi dirigenti fare qualcosa... “di Milan”.

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Sti soggetti dovrebbero essere interdetti dal proferire parola nell'area sportiva.
 

Ruuddil23

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In quest'articolo ci sono talmente tante idiozie che è un'impresa anche commentarle tutte
 

Djici

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Ma cosa volete che facciano?
Io ho speranze zero.
Eppure nonostante questo sono sicuro che riusciranno comunque a deludermi.
 

Lineker10

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Macche rinforzi.
Serve prima tutto il resto.

Ora come ora in questo Milan inserire nuovi giocatori è sbagliato.

Ma è quello che faranno, cedendo i migliori che abbiamo come Theo.
 
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