Steve Bannon, ex stratega MAGA, al Corriere della Sera:
"Noi del movimento Maga siamo irremovibili, vogliamo tagliare al 100% i fondi per l’Ucraina alla Camera.
Se l'Europa tiene a Kiev metta lei i soldi
Credo che molti, nel movimento qui, pensano che Meloni si è quasi trasformata in una Nikki Haley.
È stata tra i più grandi sostenitori della continuazione della guerra in Ucraina. Per l’Italia non ha fatto abbastanza per tenere il canale di Suez aperto per il commercio: tra i gruppi tattici di portaerei là, credo che ci sia solo una corvetta italiana.
Comunque penso che il suo atteggiamento cambierà con l’arrivo del presidente Trump, che la convincerà.
E che i Paesi della Nato saliranno a bordo abbastanza rapidamente.
Altrimenti, se crede davvero a quello che ha detto negli ultimi anni, dovrebbe essere pronta con gli altri in Europa a metterci i soldi, a staccare assegni grandi quanto i discorsi
Raccomanderei a Meloni: sii ciò che eri quando i Fratelli d’Italia erano al 3%
Non abbiamo bisogno di aiuto da nessuno in Europa.
I populisti hanno preso questo Paese, Trump è un grande leader e sono certo che sarà magnanimo, ma il movimento Maga, che è più a destra di Trump, dirà che l’Europa non ha fatto nulla per gli Stati Uniti.
Vi abbiamo salvati nella Prima e Seconda guerra mondiale, nella Guerra fredda e in Ucraina. Basta.
Perché ci servirebbe un ponte?
Abbiamo un modello, America First: riportare la sicurezza economica e lavorativa nel Paese.
Se volete un partner, ok, sennò ok uguale.
Al movimento Maga non serve un ponte, perché Le Pen, Farage e Orbán sono con noi
Ora le priorità sono la decostruzione dello Stato amministrativo e il debito pubblico, la principale minaccia alla sicurezza nazionale
Dicono che serve unità. Avremo l’unità dopo che abbiamo epurato i traditori. A partire dal Pentagono
Dipende dal presidente e dalla sua cerchia ma è possibile eliminare interi dipartimenti.
Sarà un’operazione aggressiva.
E Stephen Miller, nuovo vicecapo dello staff per le politiche della Casa Bianca, sarà centrale."