Faccio enorme fatica ad immedesimarmi in queste vostre riflessioni.
Insomma, da una parte capisco perché si é dalla "parte" di Conceicao a prescindere e lo si difenda a spada tratta. Conceicao oggi é un marchio di fabbrica ed é entrato subito nel cuore dei tifosi, io penso anche oltre ai suoi meriti: faccia dura e intransigente, non bada alle chiacchere, dichiarazioni che dimostrano ambizione e voglia di ribaltare il mondo.
Dire che é da anni che mancava un uomo cosi al Milan é un eufemismo. Ecco perché in una società senza ambizione con dei ragazzini che hanno calpestato il sacro protocollo Milan, i "duri" che non scendono a compromessi come Conceicao ora o Sinisa prima ci riconciliano con il tifo e con la speranza che qualcosa possa cambiare.
Qui pero' non si tratta di stare dalle parte di Conceicao o dei giocatori. Non si tratta nemmeno di crocefiggere il nuovo allenatore che in appena un mese ha dovuto vedersela con una società allo sbando, che non lo supporta con il mercato e che non ha avuto una settimana per respirare e riflettere.
Qui, per quanto mi riguarda, si tratta semplicemente di dire che Conceicao ha sbagliato e che in futuro non deve più ripetersi un episodio simile. Finita qui, non é la fine del mondo.
Tra l'altro a me frega poco se si scannano nello spogliatoio, negare che queste cose non esistono é assurdo. Il problema per quanto mi riguarda é il contorno: farlo dopo una vittoria, durante i festeggiamenti (e anche qui, cosa diavolo c'era da festeggiare non lo so) e sul campo.
Come se non bastasse poi, appena arrivato in conferenza ci tiene a dire che non esiste nessuno caso Theo-Leao, ma che anzi saranno titolari. Insomma, se aveva acquistato punti nell'intransigenza, ne ha persi nella comunicazione, ma qui si va fuori tema.
Che poi per carità, io sono il primo a non farmi andare giù la narrazione in Italia. Qui pero' se ne é parlato nello stesso modo in tutto il mondo del calcio: UK, USA, Spagna, Canada, Francia...
Qualcosa vorrà pur dire. Lo stesso Conceicao ci ha tenuto a dire che é stato un episodio non bello.