Saluto a un micio milanista

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Buongiorno. Questo è un post molto lungo di sfogo per cercare di mandare un po’ via la tristezza per quello che per me, dopo gli eventi tragici(malattie, morte ecc) che possono capitare alle persone care, è l’evento più doloroso: l’ultimo saluto a un fratello a quattro zampe.
Ieri ho dovuto salutare per l’ultima volta uno dei miei mici. Lui aveva una storia particolare. Lo trovai una notte, molto più morto che vivo, dopo che era stato l’oggetto di macabro “divertimento” da parte di qualche consumatore abusivo di ossigeno a due zampe. Immediatamente lo raccolsi e lo portai dal primo veterinario aperto h24 che trovai(e che da adesso chiameremo “veterinario pippa”). Veterinario pippa, dopo averlo visitato in un modo che a me sembrò superficiale, gli diede poche ore di vita e mi propose immediatamente l’eutanasia. Io decisi di fargli dare qualcosa per non farlo star male per poter aspettare il mattino e portarlo dal mio veterinario di fiducia(che da adesso chiameremo “veterinario bravo”). Veterinario pippa acconsentì, ma disse che secondo lui al mattino non ci sarebbe arrivato. Invece, il micio al mattino ci arrivò e lo portai da veterinario bravo, il quale mi disse che la situazione era abbastanza seria ma si potevano provare delle terapie, precisando che sarebbe stato un percorso lungo, che non poteva assolutamente garantirmi l’esito positivo e che non avrei avuto nulla da rimproverarmi se avessi deciso per l’eutanasia. Scelsi di provare con le terapie, ovviamente con l’idea cardine che se l’avessi visto sofferente non mi sarei accanito. Dopo un paio di giorni complicati, il micio diede incoraggianti segnali di ripresa e nel giro di un paio di mesi tornò in perfetta salute, fino a diventare un fantastico leoncino. Veterinario pippa suca.

Da allora è stato con me per dieci anni(non so quanti anni avesse vissuto prima). Veterinario pippa ri-suca.
In questi anni è sempre stato iper-affettuoso e iper-coccolone, come se mi fosse eternamente riconoscente. Ha visto nascere i miei figli coi quali è sempre stato meraviglioso, è sempre stato pronto a consolarmi quando mi vedeva giù, sempre pronto a fusa e “impastamenti” come se non ci fosse un domani, ha visto uno scudetto del Milan… Insomma, è diventato un pezzo di cuore.

Purtroppo, però, sei mesi fa diagnosi di tumore. Veterinario bravo, vista la situazione generale, ha sconsigliato l’intervento e mi ha suggerito di attendere gli eventi. Dopo cinque mesi in forma, un primo KO avvenuto un mese fa e superato brillantemente con il cortisone. Sabato il secondo e definitivo KO. Ieri l’inevitabile decisione, presa con la morte nel cuore e il parere concorde di veterinario bravo, di lasciarlo andare.
Stamattina, quando ho realizzato che non c’era il suo faccione peloso che si strofinava contro il mio viso per chiedere coccole e colazione e che non c’era il “BRUM BRUM” delle sue fusa nelle mie orecchie ho dovuto fare uno sforzo inumano, molto più grande di quello che tutti noi facciamo per non sfasciare il televisore durante i derby con Pioli, per trattenermi dallo scoppiare a piangere perché c’erano i miei figli, ai quali ovviamente l’evento è stato presentato in versione molto rassicurante.
Inutile dire che, appena rimasto solo, sono scoppiato in un pianto senza freni, che avevo tenuto represso da sabato mattina, quando, guardandolo negli occhi, avevo capito che aveva finito la benzina.
Essendoci già passato, so che i primi giorni sono complicati e che col tempo la tristezza cederà il passo ai bei ricordi, fermo restando che quando si è dato e, soprattutto, ricevuto tanto amore da un pelosotto a quattro zampe la nostalgia resta per sempre.

Mi scuso per il post lunghissimo, che forse non è neanche nella sezione giusta, ma avevo bisogno di sfogarmi anche qui, nella mia casa virtuale, con voi fratelli rossoneri.
Sono certo che tantissimi di voi capiranno perfettamente come mi senta in questo momento.

Concludo lasciandovi la foto con la sua copertina, inconfutabilissima prova della sua fede calcistica:


Da notare l’orecchio “ammaccato”, unico segno che non è stato possibile cancellare del livello di crudeltà che possono raggiungere i consumatori abusivi di ossigeno a due zampe citati all’inizio.

PS: veterinario pippa ri-ri-suca!
È una storia che tocca il cuore. È difficile capire quanto amore possano dare certi animali finché non la si prova sulla propria pelle: confesso che, alcune volte, mi scappa una lacrima quando abbraccio il mio enorme Pastore Tedesco e penso al giorno inevitabile in cui non ci sarà più...
 
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È una storia che tocca il cuore. È difficile capire quanto amore possano dare certi animali finché non la si prova sulla propria pelle: confesso che, alcune volte, mi scappa una lacrima quando abbraccio il mio enorme Pastore Tedesco e penso al giorno inevitabile in cui non ci sarà più...
Grazie per il pensiero. Dai un forte abbraccio con il sorriso al cagnolone da parte mia.
 
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