Nuovo San Siro 2030 da 71k posti. Costi e dettagli.

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Il CorSera in edicola sul nuovo stadio di Milan e Inter, a San Siro:

Uno stadio da 71.500 posti, 55 mila metri quadrati di aree verdi, 72 mila di parcheggi sotterranei, un investimento superiore al miliardo. Sono alcuni dei dettagli del progetto che Inter e Milan si apprestano a presentare al Comune di Milano per San Siro e le aree limitrofe. Sulla stesura dei documenti è al lavoro una squadra di 50-60 persone, fra consulenti, ingegneri, progettisti, dirigenti dei club e dei loro fondi azionisti, Oaktree per l’Inter e RedBird per il Milan. Le riunioni sono quotidiane per limare dettagli come l’inclinazione delle tribune, l’acustica e la distanza fra i seggiolini. L’obiettivo di arrivare entro un paio di settimane a definire i documenti da presentare alle autorità cittadine fra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, come da richiesta del sindaco Giuseppe Sala.


Il nuovo impianto dovrebbe sorgere dove oggi si trovano i parcheggi del Meazza, con un orientamento perpendicolare rispetto all’attuale struttura. La capienza sarà di circa 71.500 persone, di cui 13 mila dedicati alla cosiddetta «hospitality», ossia ai posti più prestigiosi dedicati alle aziende e forniti di cucina e altri servizi di intrattenimento. Stando alle prime bozze del progetto, l’accesso allo stadio dovrebbe avvenire attraverso un «podio», una struttura coperta che attornierà l’impianto, sostituendo cancelli e tornelli.

Il design della struttura non è ancora stato definito: anche se non è da escludere l’indizione di una gara, è possibile che l’incarico spetti a Populous. Lo studio di architettura statunitense ha del resto già realizzato l’impianto per il precedente progetto del 2021 ed è presente con un’organizzazione stabile in Italia, dove sta lavorando per esempio al nuovo stadio del Como. Procedure amministrative e ricorsi al Tar permettendo, i lavori per il nuovo stadio di Milano potrebbero partire a inizio 2027 per poi concludersi nel 2030. A quel punto, una volta completata la nuova “casa” di Milan e inter, potrebbero partire i lavori di parziale demolizione del Meazza.


L’idea per il “vecchio” San Siro è farne un museo-memoriale. Il progetto prevede la conservazione di una parte della Curva Sud, quella del Milan, e della tribuna alla sua destra così da creare una sorta di anfiteatro dove potrebbero sorgere altre attività. Nei pressi della parte del Meazza superstite potrebbero sorgere anche le nuove sedi dei due club, anche se la collocazione di questi edifici non è ancora stata decisa così come quella dell’albergo. Per il resto, l’area di 280 mila metri quadri sarà occupata da spazi commerciali e da parchi. Si prevede, in particolare, che sorgano 55 mila metri quadri di zone verdi distribuite, mentre i parcheggi dovrebbero essere tutti sotterranei.


L’investimento previsto per realizzare tutto il progetto dovrebbe attestarsi fra 1 e 1,5 miliardi di euro. Una quota sarà finanziata dai club e dai fondi proprietari, Oaktree e RedBird. Il grosso delle risorse sarà però frutto di prestiti, per ottenere i quali le due proprietà hanno già preso contatti con due banche statunitense, Jp Morgan e Bank of America, e un istituto italiano, Banco Bpm. Altri finanziatori, bancari e non, potrebbero aggiungersi. D’altra parte, la nuova struttura, unita agli spazi commerciali, dovrebbe assicurare un aumento degli incassi significativo per Inter e Milan e, quindi, dare ampie garanzie di rimborso per i creditori. Solo per i ricavi di stadio le prime stime prefigurano un incremento da 80 a oltre 130 milioni a stagione per ciascuno dei due club.


Il progetto è insomma pronto nelle sue linee-guida e le prossime settimane serviranno per gli ultimi aggiustamenti. Se tutto andrà per il verso giusto, Inter e Milan presenteranno entro i primi di marzo il loro piano per San Siro e il cosiddetto documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap), contenente l’analisi delle varie ipotesi per il nuovo stadio di Milano. A quel punto, il Comune esaminerà l’offerta e potrebbe – forse – procedere alla pubblicazione di un bando. Dopodiché dovrebbe partire la conferenza dei servizi che, secondo la Legge Stadi, deve concludersi entro 18 mesi, sotto pena di nomina di un commissario.

L’opzione San Donato
Tutto pare, insomma, indicare che Inter e Milan siano pronte a impegnarsi a fondo sul progetto di un nuovo stadio a San Siro. Il club rossonero, è vero, tiene ancora in piedi l’ipotesi di costruire un proprio impianto a San Donato come piano di riserva qualora l’iter a Milano dovesse andare troppo per le lunghe. Sull’opzione, del resto, la società ha investito denaro (40 milioni per l’acquisto dei terreni), dedicando persone e tempo. Nella riunione di venerdì scorso, però, la Regione Lombardia avrebbe suggerito al Milan di concentrare gli sforzi sull’impianto cittadino con l’Inter, accantonando per il momento le procedure autorizzative e amministrative per il progetto San Donato.

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7AlePato7

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Il CorSera in edicola sul nuovo stadio di Milan e Inter, a San Siro:

Uno stadio da 71.500 posti, 55 mila metri quadrati di aree verdi, 72 mila di parcheggi sotterranei, un investimento superiore al miliardo. Sono alcuni dei dettagli del progetto che Inter e Milan si apprestano a presentare al Comune di Milano per San Siro e le aree limitrofe. Sulla stesura dei documenti è al lavoro una squadra di 50-60 persone, fra consulenti, ingegneri, progettisti, dirigenti dei club e dei loro fondi azionisti, Oaktree per l’Inter e RedBird per il Milan. Le riunioni sono quotidiane per limare dettagli come l’inclinazione delle tribune, l’acustica e la distanza fra i seggiolini. L’obiettivo di arrivare entro un paio di settimane a definire i documenti da presentare alle autorità cittadine fra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, come da richiesta del sindaco Giuseppe Sala.


Il nuovo impianto dovrebbe sorgere dove oggi si trovano i parcheggi del Meazza, con un orientamento perpendicolare rispetto all’attuale struttura. La capienza sarà di circa 71.500 persone, di cui 13 mila dedicati alla cosiddetta «hospitality», ossia ai posti più prestigiosi dedicati alle aziende e forniti di cucina e altri servizi di intrattenimento. Stando alle prime bozze del progetto, l’accesso allo stadio dovrebbe avvenire attraverso un «podio», una struttura coperta che attornierà l’impianto, sostituendo cancelli e tornelli.

Il design della struttura non è ancora stato definito: anche se non è da escludere l’indizione di una gara, è possibile che l’incarico spetti a Populous. Lo studio di architettura statunitense ha del resto già realizzato l’impianto per il precedente progetto del 2021 ed è presente con un’organizzazione stabile in Italia, dove sta lavorando per esempio al nuovo stadio del Como. Procedure amministrative e ricorsi al Tar permettendo, i lavori per il nuovo stadio di Milano potrebbero partire a inizio 2027 per poi concludersi nel 2030. A quel punto, una volta completata la nuova “casa” di Milan e inter, potrebbero partire i lavori di parziale demolizione del Meazza.


L’idea per il “vecchio” San Siro è farne un museo-memoriale. Il progetto prevede la conservazione di una parte della Curva Sud, quella del Milan, e della tribuna alla sua destra così da creare una sorta di anfiteatro dove potrebbero sorgere altre attività. Nei pressi della parte del Meazza superstite potrebbero sorgere anche le nuove sedi dei due club, anche se la collocazione di questi edifici non è ancora stata decisa così come quella dell’albergo. Per il resto, l’area di 280 mila metri quadri sarà occupata da spazi commerciali e da parchi. Si prevede, in particolare, che sorgano 55 mila metri quadri di zone verdi distribuite, mentre i parcheggi dovrebbero essere tutti sotterranei.


L’investimento previsto per realizzare tutto il progetto dovrebbe attestarsi fra 1 e 1,5 miliardi di euro. Una quota sarà finanziata dai club e dai fondi proprietari, Oaktree e RedBird. Il grosso delle risorse sarà però frutto di prestiti, per ottenere i quali le due proprietà hanno già preso contatti con due banche statunitense, Jp Morgan e Bank of America, e un istituto italiano, Banco Bpm. Altri finanziatori, bancari e non, potrebbero aggiungersi. D’altra parte, la nuova struttura, unita agli spazi commerciali, dovrebbe assicurare un aumento degli incassi significativo per Inter e Milan e, quindi, dare ampie garanzie di rimborso per i creditori. Solo per i ricavi di stadio le prime stime prefigurano un incremento da 80 a oltre 130 milioni a stagione per ciascuno dei due club.


Il progetto è insomma pronto nelle sue linee-guida e le prossime settimane serviranno per gli ultimi aggiustamenti. Se tutto andrà per il verso giusto, Inter e Milan presenteranno entro i primi di marzo il loro piano per San Siro e il cosiddetto documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap), contenente l’analisi delle varie ipotesi per il nuovo stadio di Milano. A quel punto, il Comune esaminerà l’offerta e potrebbe – forse – procedere alla pubblicazione di un bando. Dopodiché dovrebbe partire la conferenza dei servizi che, secondo la Legge Stadi, deve concludersi entro 18 mesi, sotto pena di nomina di un commissario.

L’opzione San Donato
Tutto pare, insomma, indicare che Inter e Milan siano pronte a impegnarsi a fondo sul progetto di un nuovo stadio a San Siro. Il club rossonero, è vero, tiene ancora in piedi l’ipotesi di costruire un proprio impianto a San Donato come piano di riserva qualora l’iter a Milano dovesse andare troppo per le lunghe. Sull’opzione, del resto, la società ha investito denaro (40 milioni per l’acquisto dei terreni), dedicando persone e tempo. Nella riunione di venerdì scorso, però, la Regione Lombardia avrebbe suggerito al Milan di concentrare gli sforzi sull’impianto cittadino con l’Inter, accantonando per il momento le procedure autorizzative e amministrative per il progetto San Donato.

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Bisogna vedere che ne pensano Minghiuzzi, i comitati di quartiere e le varie catene umane che impediranno l'avvio dei lavori. Per me comunque avere uno stadio da condividere con l'Inter è un grosso limite. Il Milan dovrebbe avere una casa propria, non esiste condividerla con quelli lá.
 
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Solo io ho una serie di déjà vu leggendo l' articolo?

:asd:
Perchè, leggi ancora questi articoli?
Pazienza da monaco tibetano.

Ho smesso da tempo.
Ormai il giochino l'ho capito :
articolo-parla sala-articolo - parla scaroni- monguzzi s'incatena-articolo- parla sala- monguzzi non mangia-articolo- parla scaroni-monguzzi non beve....

Ripeti + ∞.
 

malos

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Il CorSera in edicola sul nuovo stadio di Milan e Inter, a San Siro:

Uno stadio da 71.500 posti, 55 mila metri quadrati di aree verdi, 72 mila di parcheggi sotterranei, un investimento superiore al miliardo. Sono alcuni dei dettagli del progetto che Inter e Milan si apprestano a presentare al Comune di Milano per San Siro e le aree limitrofe. Sulla stesura dei documenti è al lavoro una squadra di 50-60 persone, fra consulenti, ingegneri, progettisti, dirigenti dei club e dei loro fondi azionisti, Oaktree per l’Inter e RedBird per il Milan. Le riunioni sono quotidiane per limare dettagli come l’inclinazione delle tribune, l’acustica e la distanza fra i seggiolini. L’obiettivo di arrivare entro un paio di settimane a definire i documenti da presentare alle autorità cittadine fra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, come da richiesta del sindaco Giuseppe Sala.


Il nuovo impianto dovrebbe sorgere dove oggi si trovano i parcheggi del Meazza, con un orientamento perpendicolare rispetto all’attuale struttura. La capienza sarà di circa 71.500 persone, di cui 13 mila dedicati alla cosiddetta «hospitality», ossia ai posti più prestigiosi dedicati alle aziende e forniti di cucina e altri servizi di intrattenimento. Stando alle prime bozze del progetto, l’accesso allo stadio dovrebbe avvenire attraverso un «podio», una struttura coperta che attornierà l’impianto, sostituendo cancelli e tornelli.

Il design della struttura non è ancora stato definito: anche se non è da escludere l’indizione di una gara, è possibile che l’incarico spetti a Populous. Lo studio di architettura statunitense ha del resto già realizzato l’impianto per il precedente progetto del 2021 ed è presente con un’organizzazione stabile in Italia, dove sta lavorando per esempio al nuovo stadio del Como. Procedure amministrative e ricorsi al Tar permettendo, i lavori per il nuovo stadio di Milano potrebbero partire a inizio 2027 per poi concludersi nel 2030. A quel punto, una volta completata la nuova “casa” di Milan e inter, potrebbero partire i lavori di parziale demolizione del Meazza.


L’idea per il “vecchio” San Siro è farne un museo-memoriale. Il progetto prevede la conservazione di una parte della Curva Sud, quella del Milan, e della tribuna alla sua destra così da creare una sorta di anfiteatro dove potrebbero sorgere altre attività. Nei pressi della parte del Meazza superstite potrebbero sorgere anche le nuove sedi dei due club, anche se la collocazione di questi edifici non è ancora stata decisa così come quella dell’albergo. Per il resto, l’area di 280 mila metri quadri sarà occupata da spazi commerciali e da parchi. Si prevede, in particolare, che sorgano 55 mila metri quadri di zone verdi distribuite, mentre i parcheggi dovrebbero essere tutti sotterranei.


L’investimento previsto per realizzare tutto il progetto dovrebbe attestarsi fra 1 e 1,5 miliardi di euro. Una quota sarà finanziata dai club e dai fondi proprietari, Oaktree e RedBird. Il grosso delle risorse sarà però frutto di prestiti, per ottenere i quali le due proprietà hanno già preso contatti con due banche statunitense, Jp Morgan e Bank of America, e un istituto italiano, Banco Bpm. Altri finanziatori, bancari e non, potrebbero aggiungersi. D’altra parte, la nuova struttura, unita agli spazi commerciali, dovrebbe assicurare un aumento degli incassi significativo per Inter e Milan e, quindi, dare ampie garanzie di rimborso per i creditori. Solo per i ricavi di stadio le prime stime prefigurano un incremento da 80 a oltre 130 milioni a stagione per ciascuno dei due club.


Il progetto è insomma pronto nelle sue linee-guida e le prossime settimane serviranno per gli ultimi aggiustamenti. Se tutto andrà per il verso giusto, Inter e Milan presenteranno entro i primi di marzo il loro piano per San Siro e il cosiddetto documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap), contenente l’analisi delle varie ipotesi per il nuovo stadio di Milano. A quel punto, il Comune esaminerà l’offerta e potrebbe – forse – procedere alla pubblicazione di un bando. Dopodiché dovrebbe partire la conferenza dei servizi che, secondo la Legge Stadi, deve concludersi entro 18 mesi, sotto pena di nomina di un commissario.

L’opzione San Donato
Tutto pare, insomma, indicare che Inter e Milan siano pronte a impegnarsi a fondo sul progetto di un nuovo stadio a San Siro. Il club rossonero, è vero, tiene ancora in piedi l’ipotesi di costruire un proprio impianto a San Donato come piano di riserva qualora l’iter a Milano dovesse andare troppo per le lunghe. Sull’opzione, del resto, la società ha investito denaro (40 milioni per l’acquisto dei terreni), dedicando persone e tempo. Nella riunione di venerdì scorso, però, la Regione Lombardia avrebbe suggerito al Milan di concentrare gli sforzi sull’impianto cittadino con l’Inter, accantonando per il momento le procedure autorizzative e amministrative per il progetto San Donato.

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Lo stadio condiviso....neanche nei paesi del terzo mondo. Vergogna.
 

Super_Lollo

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Uno stadio da 71.500 posti, 55 mila metri quadrati di aree verdi, 72 mila di parcheggi sotterranei, un investimento superiore al miliardo. Sono alcuni dei dettagli del progetto che Inter e Milan si apprestano a presentare al Comune di Milano per San Siro e le aree limitrofe. Sulla stesura dei documenti è al lavoro una squadra di 50-60 persone, fra consulenti, ingegneri, progettisti, dirigenti dei club e dei loro fondi azionisti, Oaktree per l’Inter e RedBird per il Milan. Le riunioni sono quotidiane per limare dettagli come l’inclinazione delle tribune, l’acustica e la distanza fra i seggiolini. L’obiettivo di arrivare entro un paio di settimane a definire i documenti da presentare alle autorità cittadine fra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, come da richiesta del sindaco Giuseppe Sala.


Il nuovo impianto dovrebbe sorgere dove oggi si trovano i parcheggi del Meazza, con un orientamento perpendicolare rispetto all’attuale struttura. La capienza sarà di circa 71.500 persone, di cui 13 mila dedicati alla cosiddetta «hospitality», ossia ai posti più prestigiosi dedicati alle aziende e forniti di cucina e altri servizi di intrattenimento. Stando alle prime bozze del progetto, l’accesso allo stadio dovrebbe avvenire attraverso un «podio», una struttura coperta che attornierà l’impianto, sostituendo cancelli e tornelli.

Il design della struttura non è ancora stato definito: anche se non è da escludere l’indizione di una gara, è possibile che l’incarico spetti a Populous. Lo studio di architettura statunitense ha del resto già realizzato l’impianto per il precedente progetto del 2021 ed è presente con un’organizzazione stabile in Italia, dove sta lavorando per esempio al nuovo stadio del Como. Procedure amministrative e ricorsi al Tar permettendo, i lavori per il nuovo stadio di Milano potrebbero partire a inizio 2027 per poi concludersi nel 2030. A quel punto, una volta completata la nuova “casa” di Milan e inter, potrebbero partire i lavori di parziale demolizione del Meazza.


L’idea per il “vecchio” San Siro è farne un museo-memoriale. Il progetto prevede la conservazione di una parte della Curva Sud, quella del Milan, e della tribuna alla sua destra così da creare una sorta di anfiteatro dove potrebbero sorgere altre attività. Nei pressi della parte del Meazza superstite potrebbero sorgere anche le nuove sedi dei due club, anche se la collocazione di questi edifici non è ancora stata decisa così come quella dell’albergo. Per il resto, l’area di 280 mila metri quadri sarà occupata da spazi commerciali e da parchi. Si prevede, in particolare, che sorgano 55 mila metri quadri di zone verdi distribuite, mentre i parcheggi dovrebbero essere tutti sotterranei.


L’investimento previsto per realizzare tutto il progetto dovrebbe attestarsi fra 1 e 1,5 miliardi di euro. Una quota sarà finanziata dai club e dai fondi proprietari, Oaktree e RedBird. Il grosso delle risorse sarà però frutto di prestiti, per ottenere i quali le due proprietà hanno già preso contatti con due banche statunitense, Jp Morgan e Bank of America, e un istituto italiano, Banco Bpm. Altri finanziatori, bancari e non, potrebbero aggiungersi. D’altra parte, la nuova struttura, unita agli spazi commerciali, dovrebbe assicurare un aumento degli incassi significativo per Inter e Milan e, quindi, dare ampie garanzie di rimborso per i creditori. Solo per i ricavi di stadio le prime stime prefigurano un incremento da 80 a oltre 130 milioni a stagione per ciascuno dei due club.


Il progetto è insomma pronto nelle sue linee-guida e le prossime settimane serviranno per gli ultimi aggiustamenti. Se tutto andrà per il verso giusto, Inter e Milan presenteranno entro i primi di marzo il loro piano per San Siro e il cosiddetto documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap), contenente l’analisi delle varie ipotesi per il nuovo stadio di Milano. A quel punto, il Comune esaminerà l’offerta e potrebbe – forse – procedere alla pubblicazione di un bando. Dopodiché dovrebbe partire la conferenza dei servizi che, secondo la Legge Stadi, deve concludersi entro 18 mesi, sotto pena di nomina di un commissario.

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Tutto pare, insomma, indicare che Inter e Milan siano pronte a impegnarsi a fondo sul progetto di un nuovo stadio a San Siro. Il club rossonero, è vero, tiene ancora in piedi l’ipotesi di costruire un proprio impianto a San Donato come piano di riserva qualora l’iter a Milano dovesse andare troppo per le lunghe. Sull’opzione, del resto, la società ha investito denaro (40 milioni per l’acquisto dei terreni), dedicando persone e tempo. Nella riunione di venerdì scorso, però, la Regione Lombardia avrebbe suggerito al Milan di concentrare gli sforzi sull’impianto cittadino con l’Inter, accantonando per il momento le procedure autorizzative e amministrative per il progetto San Donato.

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Queste sono... le velineeeeeeeeeeeeeee
 
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