- Registrato
- 21 Febbraio 2019
- Messaggi
- 38,644
- Reaction score
- 12,795
Lungo reportage del giornalista Kubovich per Haaretz, che va nel posto peggiore di Gaza cioè il corridoio di Netzarim.
Un posto che divide il nord dal sud, un luogo di non ritorno.
Parole, ovviamente con garanzia di anonimato di ufficiali e comandanti israeliani:
"Per la Divisione che opera nel corridoio di Netzarim, la zona di uccisione si estende fin dove può vedere un cecchino
Stiamo uccidendo civili che poi vengono conteggiati come terroristi
Un numero incalcolabile di uccisioni arbitrarie e anarchia dilagante al fronte
Ogni persona che attraversa quel corridoio, una strada larga sette chilometri, e che si estende dal Kibbutz Be’eri fino alla costa del Mediterraneo, viene uccisa e classificata come terrorista, anche se si tratta di un bambino
Dopo le sparatorie, i corpi non vengono raccolti, attirando branchi di cani che arrivano per mangiarli.
A Gaza, la gente sa che dove si vedono questi cani, lì non bisogna andare
I comunicati dell’IDF sui numeri delle vittime hanno trasformato tutto in una competizione tra unità.
Se la Divisione 99 uccide 150 persone, l’unità successiva punta a 200
La procedura standard richiede di fotografare i corpi e raccogliere dettagli quando possibile, inviando poi le prove all’intelligence per verificare lo status di militante
Una volta sono stati uccisi 200 in poche ore, ma di quei 200 caduti solo dieci sono stati confermati operativi di Hamas.
Tuttavia, l’annuncio pubblico delle forze israeliane, parlava dell’eliminazione di centinaia di militanti
Un giorno quattro persone camminavano normalmente, non sembravano pericolosi.
Un drone li avvista e un carro armato parte con la mitragliatrice con centinaia di colpi: tre muoiono sul colpo, l'ultimo viene messo in un gabbia e lasciato sul posto quando cercava solo di raggiungere i suoi zii.
Le persone non capiscono che questa estrema violenza non uccide solo gli arabi, ma uccide anche noi.
Se mi richiamassero a Gaza, non andrei"
Un posto che divide il nord dal sud, un luogo di non ritorno.
Parole, ovviamente con garanzia di anonimato di ufficiali e comandanti israeliani:
"Per la Divisione che opera nel corridoio di Netzarim, la zona di uccisione si estende fin dove può vedere un cecchino
Stiamo uccidendo civili che poi vengono conteggiati come terroristi
Un numero incalcolabile di uccisioni arbitrarie e anarchia dilagante al fronte
Ogni persona che attraversa quel corridoio, una strada larga sette chilometri, e che si estende dal Kibbutz Be’eri fino alla costa del Mediterraneo, viene uccisa e classificata come terrorista, anche se si tratta di un bambino
Dopo le sparatorie, i corpi non vengono raccolti, attirando branchi di cani che arrivano per mangiarli.
A Gaza, la gente sa che dove si vedono questi cani, lì non bisogna andare
I comunicati dell’IDF sui numeri delle vittime hanno trasformato tutto in una competizione tra unità.
Se la Divisione 99 uccide 150 persone, l’unità successiva punta a 200
La procedura standard richiede di fotografare i corpi e raccogliere dettagli quando possibile, inviando poi le prove all’intelligence per verificare lo status di militante
Una volta sono stati uccisi 200 in poche ore, ma di quei 200 caduti solo dieci sono stati confermati operativi di Hamas.
Tuttavia, l’annuncio pubblico delle forze israeliane, parlava dell’eliminazione di centinaia di militanti
Un giorno quattro persone camminavano normalmente, non sembravano pericolosi.
Un drone li avvista e un carro armato parte con la mitragliatrice con centinaia di colpi: tre muoiono sul colpo, l'ultimo viene messo in un gabbia e lasciato sul posto quando cercava solo di raggiungere i suoi zii.
Le persone non capiscono che questa estrema violenza non uccide solo gli arabi, ma uccide anche noi.
Se mi richiamassero a Gaza, non andrei"