Io sinceramente non vedo tutto sto declino del calcio italiano, semmai più che altro della serie A che però è una cosa diversa.
L'Italia ha vinto gli ultimi europei e li ha vinti meritatamente. Non li ha vinti l'Inghilterra, la Germania, la Francia, la Spagna o il Portogallo.
Pesano molto semmai le due qualificazioni ai mondiali saltate, però anche lì, non mi pare che avessimo formazioni inferiori qualitativamente a quelle che han preso il posto nostro.
Vedo discorsi fatti un po' a caso e sempre molto fumosi, quando si parla del calcio italiano.
Lasciando perdere i soliti complottismi da intertristi che mi sono dovuto subire per 30 anni quando mi parlavano di Galliani, Berlusconi, Agnelli e menate varie, mentre ora si è passato a Marotta, le lacune sulla qualità dei giocatori italiani ci sono, ma non sono così grosse da non qualificarsi ai mondiali o uscire agli europei dominati dalla svizzera. E fondamentalmente queste lacune si basano sulla mancanza di una prima punta degna di nota.
In questi europei che non avremmo mai vinto, ma avremmo potuto fare figure migliori, sinceramente vedo una grossa responsabilità di Spalletti. Quando arrivi agli europei e in 4 partite cambi a ripetizione il modulo, fai giocare quasi tutti i giocatori convocati (non trovando quindi dei titolari fissi), il 90% di quelli in campo fuori ruolo rispetto a come giocano nei club, mi pare evidente che il CT ci abbia capito zero in questo torneo. Ha le sue scusanti perchè è entrato in corso d'opera nel progetto, però un minimo di furbizia poteva usarla. Non hai preparato alcun gioco, alcune situazioni tattiche, per non saper ne leggere ne scrivere buttali in campo più o meno come la maggioranza di loro gioca nei loro club. Tanto più che Chiesa a parte, hai praticamente convocato una rosa da 3-5-2.
Questo per dire che si possono fare tanti discorsi filosofici sul calcio italiano, ma se poi al momento della verità, all'atto pratico, chi guida i giocatori italiani sbaglia praticamente tutto, hai voglia poi a fare bene.