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Paolo Condò dal CorSera in edcola:"Il fatto che il Milan sia andato in vantaggio per la quarta volta nei cinque derby stagionali finisce di dimostrare che l’Inter soffre l’imprevedibilità rossonera. È un limite, e non è piccolo. Capace di variare il proprio approccio alle gare, generalmente offensivo in campionato e difensivo in Champions, Inzaghi non riesce a maneggiare il Milan perché non sa mai cosa aspettarsi: Fonseca l’aveva sorpreso con i quattro attaccanti, Conceicao l’aveva rimontato a Riad giocandosi Leao solo nella ripresa, ieri la puntata su Jovic — siamo onesti — l’aveva vista solo il tecnico portoghese, e quindi bravo lui. Dopo aver mangiato tanto fiele stavolta sì, è stato bravo lui. Conceicao si guadagna così la chance di portare a casa i due trofei — occhio però, la finale, quasi sicuramente contro il Bologna, non sarà per niente semplice — che salverebbero il suo curriculum su Wikipedia: cinque mesi al Milan con due coppe aggiunte in bacheca, cosa pretendevate di più? Molto nelle due competizioni importanti, ma al netto delle deficienze societarie spesso commentate è il caso di inchiodare i giocatori alle loro responsabilità, a questo essere soltanto di rado una somma di individualità capace di generare un valore di squadra. Ieri sera è successo e il k.o. ha concluso il rovesciamento dell’inerzia nei derby, dopo le sei vittorie consecutive dell’Inter ecco la serie di cinque — tre vittorie e due pareggi — favorevoli al Milan, a prescindere dal segno. C’è una differenza mentale profonda fra le due strisce, quella dell’Inter confermava una stagione dominante, questa del Milan lenisce un anno di delusioni. Lo riavvicina all’Europa League, almeno. I risultati pomeridiani del campionato avevano scavato un fossato che il derby serale ha reso meno influente (ma sempre pesante). L’Inter ha subito in quattro giorni due colpi che la fanno vacillare: campionato riaperto e Coppa Italia perduta. Al di là dell’ovvio fastidio di aver dato strada al Milan, la questione del Triplete sfumato lascia il tempo che trova: la mancanza della coppa non toglierebbe un grammo alla gioia per la conquista di Champions e scudetto. Ma arriverà? Il problema dell’Inter, amplificato dalla rotondità della scoppola di ieri, è la scansione infernale degli impegni che le restano, e la loro connessione: se è vero che vincere aiuta a vincere, il contagio di due sconfitte consecutive — non accadeva da due anni — va interrotto subito, entro domenica, quando anche un pareggio contro la Roma, con il Napoli che gioca dopo, diventerebbe un rischio inaudito. Il Barcellona in questo momento sembra lontanissimo, l’augurio è che il rientro di Dumfries e Thuram lo sia meno, perché la grande stagione dell’Inter lo è stata per pochi, i titolari più un paio di alternative. E Inzaghi ha un bisogno immediato di gente forte e fresca".
