Bergomi e Marchegiani:"Leao? Dirigenti gli stiano vicino. Non può fare riserva".

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Beppe Bergomi sul Milan e su Leao:"Il messaggio che vuole far passare Fonseca è quello del ‘siete tutti uguali’. Ma non è così, io avevo un allenatore che diceva: ‘Siete tutti uguali tranne uno’. E si trattava di Ronaldo. Io lo dico già da due anni, è un giocatore che mi entusiasma. Posso capire non sia costante, ma se mi dovessero dire che devo marcare Leao, con tutto il rispetto, sarei più preoccupato che se mi dicessero di marcare Okafor. Un ragazzo di 1.90 che fa queste accelerazioni ti fa paura. Io se fossi nella dirigenza Milan, gli starei più vicino“.

Marchegiani:"Non può essere una riserva del Milan. Può fare partite fuori perché non sta bene o perché si vuole dare un segnale di un certo tipo, anche se un anno e mezzo fa è stato trattato come uno dei giocatori più importanti della storia del Milan. Ma non può essere una riserva perché è più forte di tanti. Non puoi pensare di cambiargli atteggiamento a 360 gradi, avrà sempre quell’atteggiamento un po’ scanzonato… L’anno scorso non è che abbia sempre fatto partite eccezionali, però succedeva qualcosa".

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Fiume in piena

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Non devono stare più vicini a Leao, ma a tutta la squadra e all'allenatore, per evitare situazioni antipatiche come Roma e Firenze
Sono lasciati tutti al loro destino e il mister si trova "costretto" a prendere decisioni drastiche
Il pesce puzza sempre dalla testa
 
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Beppe Bergomi sul Milan e su Leao:"Il messaggio che vuole far passare Fonseca è quello del ‘siete tutti uguali’. Ma non è così, io avevo un allenatore che diceva: ‘Siete tutti uguali tranne uno’. E si trattava di Ronaldo. Io lo dico già da due anni, è un giocatore che mi entusiasma. Posso capire non sia costante, ma se mi dovessero dire che devo marcare Leao, con tutto il rispetto, sarei più preoccupato che se mi dicessero di marcare Okafor. Un ragazzo di 1.90 che fa queste accelerazioni ti fa paura. Io se fossi nella dirigenza Milan, gli starei più vicino“.

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Che sia per una trattativa di mercato o che sia per un aspetto sportivo della squadra, in un modo o nell'altro si arriva sempre alla solita noiosa, trita e ritrita domanda: quale dirigenza?
 
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Non devono stare più vicini a Leao, ma a tutta la squadra e all'allenatore, per evitare situazioni antipatiche come Roma e Firenze
Sono lasciati tutti al loro destino e il mister si trova "costretto" a prendere decisioni drastiche
Il pesce puzza sempre dalla testa
Pioli coccolava Leao: uno scudetto, due secondi posti, un quarto. E una semifinale di Champions.

Fonseca gli fa la guerra: Milan in zona Conference League.

Certo, l'ideale sarebbe un allenatore che riesca a far fare a Leao lo step ulteriore (che per me sarebbe migliorare al tiro e diventare una seconda punta, non aiutare il terzino).

Ma mi pare lapalissiano che Pioli >>>> Fonseca.
 
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Che sia per una trattativa di mercato o che sia per un aspetto sportivo della squadra, in un modo o nell'altro si arriva sempre alla solita noiosa, trita e ritrita domanda: quale dirigenza?
Me lo aspetterei da Ibra più che dagli altri.
Ma Ibra non si capisce quale utilità abbia.
 

Lineker10

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Beppe Bergomi sul Milan e su Leao:"Il messaggio che vuole far passare Fonseca è quello del ‘siete tutti uguali’. Ma non è così, io avevo un allenatore che diceva: ‘Siete tutti uguali tranne uno’. E si trattava di Ronaldo. Io lo dico già da due anni, è un giocatore che mi entusiasma. Posso capire non sia costante, ma se mi dovessero dire che devo marcare Leao, con tutto il rispetto, sarei più preoccupato che se mi dicessero di marcare Okafor. Un ragazzo di 1.90 che fa queste accelerazioni ti fa paura. Io se fossi nella dirigenza Milan, gli starei più vicino“.

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Nei confronti di Leao l'atteggiamento di Fonsega è in effetti "siete tutti uguali tranne uno".

Anche un cieco vede che tra lui e Okafor ci sia un abisso, a me pare che Fonsega si sia un po' impuntato. Ma l'atteggiamento tipico dell'allenatore senza palle che cerca di imporsi su un gruppo, niente di nuovo e niente che non sia sia già visto tante volte.

Comunque è l'allenatore e ha il diritto di giocare come e con chi meglio crede, pero ha anche il dovere di fare i risultati perchè noi non siamo l'Empoli e questo andrebbe chiarito bene.

Ad un certo punto bisogna che qualcuno si incaxxi per il fatto che siamo settimi in classifica, non si puo continuare con queste caxate su Leao, in eterno, per giustificare l'ingiustificabile.
 
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È tutto voluto, non vi fate fuorviare.

Nel modello moneipalle ci devono essere 11 soldatini e non c'è spazio per le prime donne.
Fonseca è stato chiamato affinché possa costruire una intelaiatura che possa esaltare dei soldatini.
Theo e leao sono già fuori parametri perché sono dei campioni che vanno 'collocati' ,come vanno collocati sempre i campioni.
È la storia più antica del mondo del calcio.
Il soldato si allena , il campione si colloca.

Leao va fatto fuori così il monte ingaggi torna da fame.
Non ci sarà più una manovra costruita su leao.
 

GP7

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Pioli coccolava Leao: uno scudetto, due secondi posti, un quarto. E una semifinale di Champions.

Fonseca gli fa la guerra: Milan in zona Conference League.

Certo, l'ideale sarebbe un allenatore che riesca a far fare a Leao lo step ulteriore (che per me sarebbe migliorare al tiro e diventare una seconda punta, non aiutare il terzino).

Ma mi pare lapalissiano che Pioli >>>> Fonseca.
Posto che quelli da te riportati sono fatti e ti danno pienamente ragione, la chiosa finale a che pro?
Io non avrei voluto in nessun modo Fonseca ma ero uno di quelli che sosteneva (e ne sono ancora convinto) che Pioli andasse cacciato.
Ma questi paragoni lasciano sempre il tempo che trovano e soprattutto non portano a nulla. Dove saremmo con Pioli in questa stagione? Molto più avanti? primi? avremmo vinto il derby? davvero, giriamo pagina e evitiamo di fare sempre questi parallelismi. Lo dico a te perché vedo che perori sempre la causa del nostro ultimo allenatore, ma ormai è il passato e a noi converrebbe concentrarci sul futuro e che questo non sia con Fonseca alla guida.
 
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È tutto voluto, non vi fate fuorviare.

Nel modello moneipalle ci devono essere 11 soldatini e non c'è spazio per le prime donne.
Fonseca è stato chiamato affinché possa costruire una intelaiatura che possa esaltare dei soldatini.
Theo e leao sono già fuori parametri perché sono dei campioni che vanno 'collocati' ,come vanno collocati sempre i campioni.
È la storia più antica del mondo del calcio.
Il soldato si allena , il campione si colloca.

Leao va fatto fuori così il monte ingaggi torna da fame.
Non ci sarà più una manovra costruita su leao.
secondo me, il metodo migliore per "far fuori" Leao è farlo giocare, fargli vincere il pallone d'oro grazie alle sue qualità che non possono essere messe in discussione nemmeno dal Papa e venderlo a peso d'oro.

Farlo diventare panchinaro è il metodo migliore per tenere Leao in rosa ed eventualmente perderlo a 0 fra qualche anno. Perchè nessuno comprerebbe un inutile panchinaro da 7-8 milioni l'anno di stipendio. Ma non mi sembra il modo di operare di Red Bird, la società che non ci ha pensato su nemmeno 10 secondi a vendere l'idolo (e giocatore forte) Tonali alla prima offerta pervenuta.

Secondo me, si dovrebbe accettare il fatto che Leao da un bel po' non sta rendendo da giocatore che guadagna 7 milioni all'anno su cui costruire un'intera squadra. Perchè ad oggi, l'unica vera cosa che ha dimostrato Leao è che lui rende al meglio se ci sono 10 giocatori che corrono per lui, libero di fare in campo quello che vuole.
E gira che rigira, si torna sempre lì, vale la pena continuare con il Milan leaocentrico? Secondo me, no. Bisogna avere il coraggio di svoltare: o Leao si convince a giocare per una squadra e non di avere una squadra che gioca per lui o si deve pensare a un Milan non dipendente da Leao (venderlo o panchinarlo se in campo fa schifo).
 

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Beppe Bergomi sul Milan e su Leao:"Il messaggio che vuole far passare Fonseca è quello del ‘siete tutti uguali’. Ma non è così, io avevo un allenatore che diceva: ‘Siete tutti uguali tranne uno’. E si trattava di Ronaldo. Io lo dico già da due anni, è un giocatore che mi entusiasma. Posso capire non sia costante, ma se mi dovessero dire che devo marcare Leao, con tutto il rispetto, sarei più preoccupato che se mi dicessero di marcare Okafor. Un ragazzo di 1.90 che fa queste accelerazioni ti fa paura. Io se fossi nella dirigenza Milan, gli starei più vicino“.

Marchegiani:"Non può essere una riserva del Milan. Può fare partite fuori perché non sta bene o perché si vuole dare un segnale di un certo tipo, anche se un anno e mezzo fa è stato trattato come uno dei giocatori più importanti della storia del Milan. Ma non può essere una riserva perché è più forte di tanti. Non puoi pensare di cambiargli atteggiamento a 360 gradi, avrà sempre quell’atteggiamento un po’ scanzonato… L’anno scorso non è che abbia sempre fatto partite eccezionali, però succedeva qualcosa".
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