Più passano i giorni e più emergono dettagli che rendono questa storia abbastanza inquietante. Tra l'alto, questo pugile ha partecipato a manifestazioni prima della squalifica del 2023. Non capisco allora perché l'IBA non ha rilevato le stesse irregolarità nei controlli precedenti.
In ogni caso, partendo dall'indiscutibile presupposto che le donne devono gareggiare contro le donne e gli uomini contro gli uomini, mi viene inevitabilmente da pensare una cosa.
Questa vicenda è stata masticata e sputata nel nostro piatto dai media, un po' ad cazzum, e successivamente è stata manipolata a piacere un po' da tutte le fazione mi viene da dire.
Woke ma anche anti-woke.
E a rimetterci sono forse gli unici non colpevoli perché permettetemi di dire che questa persona, che è stata definita trans, travione, scherzo della natura, "coso" etc etc magari paga solo le colpe di chi l'ha messa volontariamente al centro del proprio spettacolo o di un gruppo di corrotti incompetenti che prendono le decisioni sportive.