La GDS in edicola, dopo le parole di ieri di Cardinale e di Ibra sul futuro di Pioli e sulle alternative: squadra, staff tecnico, società. In una sola serata Gerry Cardinale ha ordinato di intervenire in tutte le aree del club. I cambiamenti saranno profondi, il nuovo Milan potrà nascere su nuove basi. Gerry non ha escluso niente e nessuno: la rivoluzione toccherà tutti i settori “cardinali” del club. Allenatore Il primo coinvolge inevitabilmente squadre e allenatore: il mercato inciderà a fondo, il giudizio su Pioli è rimandato a fine stagione. La vittoria dell’Europa League consegnerebbe alla proprietà il trofeo che manca in bacheca: il successo è l’ossessione di Cardinale e Pioli potrebbe così soddisfarla. Al contrario le chance di permanenza sarebbero decisamente più modeste. Dopo quasi cinque anni il Milan cambierebbe panchina per avviare un nuovo corso: con Conte sarebbe una conversione netta. Per stipendio, pretese tecniche, carattere e metodi da duro. L’ipotesi c’è. Meno dirompenti sarebbero altre scelte: Lopetegui è un’idea concreta. In carriera ha vinto un solo titolo: l’Europa League (con il Siviglia) che manca nel palmares rossonero. Per due anni è stato c.t. della Spagna e per quattro mesi sulla panchina del Real. Altro profilo sotto osservazione è quello di Thiago Motta: dopo Genoa, Spezia e il Bologna rivelazione (quarto in classifica a cinque punti dal Milan) sarebbe la sua prima volta in un top-club. Neppure la pista Gallardo oggi all’AlIttihad è da abbandonare.
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Lopetegui e Gallardo sarebbero i nostri De Boer/Terim/Tabarez. Fallimento annunciato.
Thiago Motta e De Zerbi avrebbero la possibilità di fare molto bene, o molto male.
Italiano e Palladino non sono allenatori superiori a Pioli e in più sono inesperti di grandi piazze, verrebbero triturati dalla pressione, per non parlare della opzione Abate. Brr.
Sarri, Mourinho e Allegri per quanto esperti di grandi squadre sono allenatori che per un motivo o per l'altro hanno la pancia piena e sono a fine corsa per ragioni anagrafiche o di concezione antica del gioco.
Farioli totale incognita, o è un genio della panchina o è un altro Di Matteo.
Resta solo un nome certezza assoluta, ovvero Antonio Conte. Solito progettino a massimo 2 anni (di piu non dura), però ci rimetterebbe in carreggiata e cambierebbe tutta la nostra mentalità. Va preso lui senza se e senza ma, o al massimo uno tra Motta e De Zerbi.
Qualunque altra decisione vorrebbe dire condannare al macero la prossima stagione ancora prima di iniziarla.