A Pioli stanno togliendo la sedia sotto al cubo e ci sta che sia nervosetto.
Sta perdendo qualche freno inibitorio e smettendo di fare il Padre Pioli accondiscendente con tutti.
Ha trattato con i guanti Leao, che gli ha salvato la panchina varie volte, ma ne è diventato prigioniero. Idem con Theo.
A giochi fatti, perso tutto, escono le considerazioni realistiche ma che dovevano rimanere segrete perché demotivanti: "Gli altri hanno una squadra più forte da anni".
Non sta però facendo autocritica sulla mancanza di gioco, sull'essersi fatto andare bene una squadra senza centrocampo.
Sull'impossibilità di reggere nel medio lungo periodo, con una squadra funzionale solo se va sempre a 100 all'ora.
Sarei curioso di vederlo in un'altra squadra di livello.
Quando arrivò, con il suo passato soprattutto laziale in mente, non mi dispiacque. Perché la nostra era una squadra paurosa ripiegata in difesa. Però questa roba qui è diventata indigeribile ed inguardabile.